Sabato 23 gen ore 10 piazza San Marco
Gli episodi avvenuti a Rosarno rappresentano la peggiore espressione
della cultura e del dominio razzista e schiavista nella nostra nazione.
Lo sfruttamento bestiale di migliaia di corpi, la negazione del diritto
minimo al salario e alla vita, la caccia alla preda, le espulsioni
forzate. Lo Stato e le sue mafie che dispongono e detengono
l’esercizio del controllo militare, politico e sociale del territorio.
Non è successo niente… I padroni hanno ripreso il controllo della
terra, le "ndrine" il comando politico-militare della zona, lo Stato
nella sua espressione peggiore, quella dell’esercizio della violenza
dei forti con i deboli…
E anche a Firenze, la vicenda di Rosarno si ripercuote nelle sue
articolazioni coercitive, l’attacco violento alle occupazioni di
stabili. Il quotidiano "LA REPUBBLICA", nella sua pagina nazionale,
segnale due possibili focolai di rivolta, il "Fosso Macinante",
struttura che ospita 150 richiedenti asilo somali, e la Comunità
interetnica del Luzzi, un villaggio occupato a Pratolino, struttura che
resta un boccone appettitoso per la speculazione.
Una valanga di volgarità indicibili contro il popolo delle occupazioni,
la rituale richiesta di sgomberi immediati.Un armamentario che
conosciamo bene, che violenta e distrugge rapporti e relazioni sociali.
Da alcuni giorni continue intrusioni della polizia negli stabili
occupati, lo sgombero di due campi ROM all’Osmannoro, le dichiarazioni
del candidato Rossi per l’apertura del CIE in Toscana, i pestaggi
"mirati" contro migranti e gay nella notte di capodanno. Una miscela
esplosiva che si nutre del linguaggio dell’odio e della violenza sui
pìù deboli, un clima insostenibile che chiama la FIRENZE DELLA
SOLIDARIETA’, DELL’ANTIRAZZISMO, DEL MUTUO SOCCORSO ALLA DIFESA
COLLETTIVA DEI PROPRI LUOGHI E DELLA LIBERA CIRCOLAZIONE.
CONTRO LA DIFFUSIONE DELL’ODIO RAZZIALE
PER LA TUTELA DI DIRITTI E BENI COMUNI
PER LA LIBERTA’ DI CIRCOLAZIONE